Sempre più automobili (stiamo parlando del nuovo e non dell’usato) si possono acquistare direttamente online, con un futuro che vedrà probabilmente le concessionarie essere sempre meno saloni e sempre più centri per tagliandi e interventi di manutenzione di vario genere. Certamente un’automobile non è una cravatta o una borsetta e il fenomeno che vede molti consumatori entrare in un negozio, provare un abito o un accessorio e poi ordinarlo online a minor prezzo non è replicabile al 100% per il settore automotive. Ma allo stesso tempo le nuove tecnologie e gli smartphone stanno inesorabilmente trasformando anche le quattroruote.

In alcuni casi grazie al digitale già oggi – è il caso ad esempio del Car by Volvo – si arriva a ricevere una notifica sull’app dello smartphone quando dopo aver prenotato un tagliando ci ritroviamo sotto casa l’auto sostitutiva mentre la nostra sta viaggiando con un operatore verso l’officina…. Il controllo della vettura via app consente tra l’altro anche di “passarla”, senza la necessità di avere le chiavi, a un familiare condividendone prima la posizione, poi l’apertura e l’avvio sempre con pochi semplici tap sul telefonino.

Passando da Volvo a Fiat (e più in generale a FCA) si può ad esempio acquistare un “welcome kit” su Amazon che dà diritto a cospicuo sconto sul prezzo finale di vari modelli, dalla Panda alla 500. Il passo successivo è scegliere la concessionaria più comoda, completare l’acquisto e ritirare l’auto. Anche Toyota Motor Italia qualche anno fa ha effettuato un esperimento col gigante dell’e-commerce, mettendo in vendita una limited edition di Aygo anche qui con uno sconto di circa il 20%. Ma ad andare online, ancora prima e stiamo parlando del 2012, ci aveva pensato Renault con Dacia.

Ma tornando al presente – che ha un po’ il sapore di futuro – parliamo della Tesla: la Model 3, l’auto entry-level della casa di Elon Musk, è prenotabile online versando 1.000 euro. Nel 2016 nel primo fine settimana di lancio si erano registrate circa 300mila prenotazioni. Lo scorso anno si è raggiunta una media di 1.800 al giorno, salvo poi la richiesta di rimborso di una percentuale di clienti intorno al 10% per ritardi nella produzione, per arrivare infine a questa estate con un assemblaggio capace di 5.000 vetture a settimana. Insomma, motore full-electric e vendita online non sembrano essere destinati a fallire.

E gli altri colossi del mondo auto? Un po’ tutti sono pronti al lancio di showroom virtuali (dove oltre a configurare come già possibile oggi, si venderà appunto direttamente) ed è ormai solo una questione di tempo. Al momento intanto gli occhi sono tutti puntati su chi ha già avviato queste formule e sulle risposte dei consumatori.

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