La seconda parte del 2018 e l’inizio del 2019 riservano ai “dottori” una nuova sfida: quella di prepararsi per sostituire ad opera d’arte – come sempre del resto – il parabrezza in uno sportello! Sì, avete letto bene. Non è un errore, infatti, quello di unire il vetro anteriore – da sempre posizionato di fronte a conducente e passeggeri – e uno sportello, solitamente posto invece ai lati.

La novità in chiave moderna si chiama Microlino, un remake in chiave moderna della vecchia e mitica Isetta della Iso Autoveicoli fondata nel secondo dopoguerra dall’ingegner Renzo Rivolta. Una vettura pensata per andare incontro alle esigenze di una popolazione provata dagli stenti del conflitto, economica nell’acquisto e nei consumi.

La mitica Iso è stata prodotta in Italia dal 1953 al 1956 e poi in licenza dalla BMW dal 1955 al 1962, oltre a piccole altre produzioni dalla Francia a Cuba. Ed è soprattutto in Germania che ha avuto un notevole successo, con oltre 160.000 unità prodotte (col nome di BMW 250 e BMW 300, ma soprannominata da tutti sempre “Isetta”), contro le circa 1.500 italiane, facendone la vettura monocilindrica più venduta della storia, con consumi addirittura di appena 3 litri per 100 chilometri.

Dal passato al futuro, l’eredità è stata presa dall’azienda svizzera Micro-Mobility che ha ripreso le principali caratteristiche estetiche e di impostazione generale, con in primis i 2 posti e le 4 ruote con le posteriori ravvicinate, lanciando la Microlino. Il motore da termico passa ovviamente ad elettrico, viste le esigenze di abbattimento dell’inquinamento e anche i passi da gigante che sta facendo la tecnologia in termini di affidabilità e costi di batterie e ricariche. L’automomia massima è di 200 km (con batteria da 14,4 kWh, altrimenti con 8 kWh si scende a 125 km), l’accelerazione 0-50 km/h di 5 secondi e la velocità massima di 90 km/h.

La citycar Microlino ha ricevuto l’omologazione europea questa estate e già ad ottobre 2018 saranno assemblate le prime 25 unità di serie. Al momento sono già 8.000 i preordini (che ovviamente andranno confermati).

Come abbiamo detto la caratteristica principale, praticamente unica, di avere l’accesso unicamente dall’unica portiera anteriore il cui cristallo funge anche da parabrezza, ha catturato la curiosità di tutti, “dottori” compresi sempre pronti a confrontarsi con le novità del mercato per dare il miglior servizio possibile a tutti i clienti Doctor Glass.

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